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Relazioni Extraconiugali: Quanto Durano – La Psicologia – Come Gestirle

Le relazioni extraconiugali sono il più eccitante e rischioso morso sulla mela del peccato, che mai si confesserebbe al partner. Ci si lascia andare alla tentazione di vivere un rapporto parallelo con l’amante essenzialmente per due motivi: o il sesso o l’amore.

E qui si profila la prima, e più grande, differenza tra gli uomini e le donne: i primi, infatti, in una relazione extraconiugale cercano l’eccitazione fisica e la varietà, mentre le donne spesso mogli insoddisfatte desiderano rivivere le emozioni dell’innamoramento. 

Questo vuol dire che difficilmente gli uomini lascerebbero la propria moglie (o compagna o fidanzata) per l’amante, in quanto non è che si sentono insoddisfatti a causa del matrimonio, sono infedeli perché manca loro il sesso più bollente, che possono provare con un’altra.

Le donne, invece, se sono emotivamente infelici con il marito (o compagno o fidanzato), cercano in un altro uomo quell’appagamento sentimentale, che impedisce loro di sentirsi ancora desiderate. 

Per completezza di informazioni è anche giusto ricordare che esiste una terza categoria di persone, per le quali desiderare di trovare un amante è un’abitudine radicata: amano vivere relazioni eccitanti sul filo del rasoio, l’importante per loro è cambiare di continuo partner occasionale. E i siti di incontri restano il loro luogo di caccia preferito!

In questo articolo vogliamo approfondire ogni aspetto di una relazione extraconiugale, in particolare ci occuperemo di:

  1. definirne il significato preciso
  2. stabilire quanto dura una storia tra amanti
  3. spiegare perché finiscono le relazioni extraconiugali
  4. approfondire gli aspetti psicologici
  5. dare consigli su come gestirla e come uscirne

Relazione extraconiugale: significato

Spieghiamo cos’è precisamente: è un rapporto, che si intreccia con una terza persona al di fuori del matrimonio ma, attenzione, indipendentemente da quanto dura o se ci si lasci coinvolgere da un punto di vista sessuale o emotivo, in entrambi i casi resta pur sempre una relazione extraconiugale.

Detto in altri termini: è proprio la combinazione delle parole “extra coniugale” a definirne il significato, oltre il vincolo ufficializzato tra due persone (che sia il matrimonio o il fidanzamento).

Interessarsi ad una donna o ad un uomo, che non sia il/la partner, significa lasciare che qualcun/a altro/a possa condizionare la propria vita sessuale o emotiva e ciò avrà delle conseguenze, più o meno evidenti, nel rapporto con il marito o con la moglie (fidanzato o fidanzata), anche se inizialmente si tende a non individuarle, a sottovalutarle, a non averne piena consapevolezza.

Quando le relazioni extraconiugali diventano delle vere e proprie storie di infedeltà, che quindi durano nel tempo, si comincerà ad avere la percezione dell’effetto, che tali conseguenze hanno sulla vita di chi ne è coinvolto direttamente. 

Ma che sia chiaro: a definire un rapporto extraconiugale non è la sua durata né fino a che punto ci si è spinti, ma il semplice fatto che comunque è iniziato, o tramite una passione travolgente dominata dal sesso, o tramite lo scambio di messaggi inizialmente platonici. 

Quanto dura un rapporto tra amanti

Arriviamo alla domanda che tutti si pongono: le relazioni extraconiugali quanto durano

Prima di rispondere, stabiliamo anzitutto quali sono i motivi che causano la fine di una storia di infedeltà, perché la durata è motivata soprattutto dal rapporto con il partner ufficiale, dalle aspettative sul futuro che si sono “costruite” con l’amante, da cosa si è cercato sin dall’inizio (se sesso o emozioni).

Perché finisce una storia extraconiugale

I principali motivi, che causano la fine di una storia di infedeltà, sono essenzialmente tre:

  1. quando il rischio di essere scoperti dal/la partner diventa sempre più concreto, soprattutto se vengono sollevati i primi sospetti. Da qui si passa presto alla paura che il matrimonio e/o la famiglia possano essere persi a causa dell’amante, quindi per una persona che effettivamente non si conosce poi così bene, in quanto non si è avuto modo di frequentarla in piena libertà. Quando si arriva a questa fase di consapevolezza, la storia adultera, in genere, finisce;
  2. quando diventa amore extraconiugale, cioè quando uno degli attori in gioco si è innamorato. Se oltre il sesso il coinvolgimento è anche di natura emotiva, sarà molto difficile gestire il rapporto con la moglie o con il marito. Succede anche, quando ad innamorarsi è solo l’amante e non si ha alcuna intenzione di ricambiare i sentimenti;
  3. quando la passione e/o l’emozione sono durati il tempo necessario, quando cioè non li si è alimentati di aspettative per il futuro, ma ci si è imposti un limite, che razionalmente ha impedito di lasciarsi coinvolgere più del dovuto e di causare strascichi importanti nella relazione con il partner ufficiale. Quindi è iniziata come una bolla di sapone e come tale, alla fine, è esplosa, finendo per sempre

Non si può stabilire a priori, quindi, quanto dura in media una relazione extraconiugale, perché non c’è una data di scadenza, che ne possa indicare la fine, sono piuttosto le condizioni iniziali e come si gestisce il rapporto adultero a determinare quanto e se resisterà al tempo. 

Ci sono, infatti, relazioni extraconiugali che durano anni, come questo sia possibile è presto detto: tra l’infedele e l’amante si è instaurato un feeling talmente profondo, una complicità così totale, che vogliono esattamente le stesse cose. 

Ed è proprio questo il segreto per farla durare il più a lungo possibile. 

Non a caso quella che resiste di più è la relazione extraconiugale tra sposati, perché entrambi sono consapevoli dei rischi che corrono, quindi nessuno invade la vita dell’altro per non causare la fine non di un solo matrimonio, ma ben di due.

Certo, non è facile costruire un rapporto simile, in genere è il frutto di conflitti e sofferenze per entrambi, quindi sia per il partner infedele che per l’amante: accade, cioè, che la paura di perdersi, prevarica qualsiasi altra cosa, si comprende che oltre quei ruoli non si può pretendere nulla dall’altra persona, quindi ci si  “accontenta” di incontri fugaci e messaggi inviati/ricevuti di nascosto. 

Relazioni extraconiugali: psicologia

Quando si inizia un rapporto adultero, basato sull’infedeltà, è perché, come abbiamo già detto, i fattori scatenanti sono diversi (in genere per l’uomo il sesso, mentre il tradimento femminile è di natura emotiva). Capita continuamente nella vita di ciascuno di incontrare persone, che stimolano un certo tipo di interesse, ma  non sempre si cede alla tentazione.

Se succede, è perché nel rapporto con il/la coniuge (o il/la fidanzato/a) sono venuti meno quegli stimoli iniziali, che poi si inizia a cercare in qualcun/a altro/a. 

Ciò vuol dire che si è più propensi a lasciarsi andare, quando di fondo ci sono problemi irrisolti nella coppia. A quel punto si sceglie di non tirarsi indietro, di vivere la passione fino in fondo e/o le emozioni completamente, cercando di riempire quel vuoto, che dentro sé stessi si vive già da tempo.

La psicologia della relazione extraconiugale definisce un canovaccio di comportamenti piuttosto comune, nel quale i ruoli di ciascuno, se ben inizialmente definiti, possono vivere dei sovvertimenti radicali. Vediamo quali sono:

  1. c’è il/la partner infedele, che si lascia guidare dall’istinto e, seppur consapevole di lasciarsi coinvolgere in un rapporto sessuale e/o emotivo al di fuori del matrimonio, vuole scoprire nuove sensazioni, tornare in qualche modo a sentirsi desiderato/a, vivo/a;
  2. c’è l’amante, che si introduce in una relazione di coppia, conosce bene i confini del suo ruolo e, se desidera portarla per le lunghe, deve trattenersi in esso, non pretendere nulla di più, se non ciò che ottiene da questo stato di clandestinità; 
  3. c’è, poi, il marito o la moglie inconsapevole, che, se dovesse scoprire l’adulterio del partner, crollerebbe completamente il suo mondo fatto di certezze. Sarebbe difficile anche ottenere delle valide risposte sul perché si è arrivati a quel punto, ma solo il tempo potrà placare con rassegnazione ogni forma di rancore verso il partner. 

In una relazione extraconiugale perfetta accadrebbe esattamente questo: ognuno “reciterebbe” la sua parte, evitando di essere i protagonisti annunciati di un tragico finale. Ma i sentimenti, si sa, sono talmente imprevedibili, così come le azioni stesse, che non si può definire i ruoli così di netto, soprattutto quando entra in gioco l’amore. 

Se succede, se cioè ci si innamora, tutto può essere sovvertito: quando un rapporto extraconiugale diventa inevitabile e irresistibile per entrambi, quando cioè non si può fare a meno dell’altro, anche se tutto è iniziato come una storia di infedeltà, può essere sorprendentemente il punto di partenza per una nuova relazione. 

Ma con una grande e immensa consapevolezza: ciò che prima era scoperta con l’amante, il tempo lo trasformerà in conosciuto; ciò che prima era eccitazione, con il tempo diventerà quotidianità; ciò che prima era relazione extraconiugale, con il tempo diventerà storia ufficiale. 

Entrare, quindi, in questa nuova dimensione con chi prima era l’amante, non significa vivere ogni giorno sulle montagne russe del sesso e dell’emozione, come appunto accadeva quando si viveva la relazione in clandestinità, si dovrà accettare, invece, che tutto alla fine si appiana e normalizza. 

Ci si chieda a questo punto cosa si cerca realmente da una relazione extraconiugale e, in seguito, gestirla in modo che non si corra il rischio di buttare a monte un matrimonio o il fidanzamento

Come gestirla

Chi inizia una relazione extraconiugale, non può mai prevedere come andrà a finire, perché le emozioni in gioco sono tante e difficilmente arginabili. Ciò non vuol dire, però, che bisogna farsi trascinare dalla passione e agire irrazionalmente, lasciando che sia il destino a deciderne l’epilogo.

Non bisogna mai superare i confini, ad esempio, trattando l’amante come se fosse il proprio compagno o compagna.

Se questo succede, allora si è già un passo oltre, i rischi aumentano perché si inizia a considerare l’altro più importante del marito o della moglie, così facendo si può mettere a repentaglio il matrimonio (o il fidanzamento), in quanto prima o poi si cadrà in un passo falso (la voglia di vedere l’amante sarà tale che non si valuterà più il rischio di essere scoperti).

Alcuni consigli pratici:

  • gli appuntamenti clandestini vanno organizzati nei ritagli di tempo, mai sottrarlo alla famiglia, soprattutto se già si dedica alla moglie (o al marito) e ai figli poche ore al giorno;
  • attenzione alle telefonate o ai messaggi, che si inviano e si ricevono, meglio stabilire degli orari in cui potersi sentire, senza correre rischi inutili;
  • tenere sotto controllo l’umore, anche quando ci saranno (perché, sì, ci saranno!) screzi con l’amante, mai far ricadere il proprio stato d’animo sulla famiglia, anche se positivo, non lasciar trasparire un improvviso entusiasmo o felicità, perché i coniugi più scaltri potranno insospettirsi e iniziare ad investigare;
  • non trascurare la moglie o il marito, né da un punto di vista sessuale né emotivo;
  • non permettere mai all’amante di sconfinare oltre il suo ruolo, invadendo la propria vita privata. Farlo una volta, significherebbe concederlo sempre. Se non si vogliono correre rischi, è meglio che i ruoli siano ben distinti;
  • evitare di parlare con l’amante dei problemi di coppia con la moglie o il marito, bisogna ricordarsi che non si sa mai a fondo come andrà a finire la relazione extraconiugale, quindi quelle confidenze potranno essere usate come ulteriore arma di ricatto;
  • non fare mai promesse all’amante riguardo il futuro né parlare male del marito o della moglie, si rischia di creare aspettative, di trasformare la relazione extraconiugale in un rapporto che oscilla tra la passione e l’amore, meglio mantenere le giuste distanze. 

Come chiuderla

Le relazioni extraconiugali, come si è già ribadito, o nascono per bisogno di passione o di emozioni. Ma quando entrambi si esauriscono, cosa bisogna fare? Si è arrivati quasi alla fine ed è arrivato il momento chiudere per sempre. Come uscirne senza far infuriare l’amante e/o causare la sua sofferenza?

Esiste un solo modo: mai sparire all’improvviso, quindi bisogna chiarire la propria situazione, spiegando in tutta onestà quali sono stati i motivi, che hanno portato a tale decisione. Se si è stati sinceri sin dall’inizio, se non si è gonfiato il rapporto di aspettative future, non sarà facile chiuderla senza strascichi compromettenti.

Diversamente, se si blocca all’improvviso qualsiasi forma di comunicazione e si sparisce, si rischia che l’amante voglia comunque chiarire i motivi di questa rottura improvvisa e, a quel punto, potrebbe insistentemente invadere la propria vita matrimoniale con il coniuge, che si è tanto faticato di proteggere. 

Paradossalmente, se si sceglie di non essere del tutto sinceri con il marito o la moglie, almeno ci si comporti con onestà verso l’amante, evitando quindi che il matrimonio possa essere messo in pericolo da rivelazioni improvvise. E chi lo vorrebbe?

Una piccola considerazione finale: questo approfondimento sulle relazioni extraconiugali esula da qualsiasi giudizio morale, ma sia che si inizi o si finisca un rapporto adultero, la chiave per fare andare tutto liscio è una soltanto: se qualcuno deve sacrificarsi e soffrire, non deve essere mai né il marito o la moglie, né l’amante. 

Quindi vi lasciamo con una domanda: si è pronti davvero a vivere fino in fondo una storia così?

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