Una scappatella, un’avventura amorosa, che sia della durata di una notte o che abbia un seguito, è sempre un’infedeltà, un tradimento che potrebbe essere scoperto.
Generalmente si tende a negare sempre un evento del genere, a meno che non si viene beccati sul fatto. Scopriamo come negare un tradimento!
Negare o confessare il tradimento?
Quante volte vi è capitato di intuire che il vostro lui non vi dice la verità e di sospettare che vi abbia tradito? Magari non lo avete ancora colto sul fatto, quindi volete illudervi che e pensare che ci sia stata una crisi che voi non avete avvertito ma che ha portato il partner a volgersi da un’altra parte.
E se fosse messo alle strette, siete anche sicure che negherebbe! D’altronde, riflettete, anche voi fareste lo stesso! ammettereste di aver tradito, con il rischio di perdere tutto ciò che avete? Quindi, meglio negare un tradimento e proseguire nel percorso di vita convincendo voi stessi che è stato meglio ometterlo.
Ma è davvero così? da un’indagine condotta sui siti di incontri è emerso che circa la metà degli italiani decide di tacere riguardo i propri tradimenti, quindi, se voi avete negato il vostro, fate parte di questa cerchia. Invece, a confessare l’infedeltà è solo una minima parte, che non ha resistito al senso di colpa e ha preferito mettere in discussione la propria vita ammettendo di essere stato infedele.
Chiaramente chi decide di fare questo passo piuttosto che negare il tradimento deve anche accollarsi tutte le conseguenze che ne derivano. Ma come negare il tradimento e chi decide di farlo perché opta per questa soluzione? In questo caso non ci sono sensi di colpa? Beh, pare che la scelta per questa opzione sia motivata invece da altre supposizioni o per meglio dire convinzioni.
Negare un tradimento quando non è sintomo di problemi nella coppia
La negazione di un tradimento da parte del fedifrago è motivata dal fatto che l’accaduto non è sintomo di problemi all’interno della coppia. Quindi, la relazione è salda e solida, e quindi non c’è bisogno di confessare una scappatella commessa per un momento di debolezza o per un attimo di distrazione.
Dopo l’avventura, che sia di una notte o più, nulla è cambiato e per la persona che ha tradito è rimasto tutto esattamente come prima. Nessun sbalzo di affetti o dubbi su chi ama o no, il tradimento non intacca la vita privata. Al contrario, chi confessa il tradimento, lo farebbe perché ormai la relazione è conclusa, e il tradimento è l’epilogo di un rapporto che è avviato verso la rottura definitiva.
Tra questi due aspetti vi è anche una percentuale abbastanza elevata che è stata sorpresa sul fatto e non ha potuto negare l’evidenza, e quando a sorprendere è stato qualcuno vicino e non il partner non hanno fatto altro che riferire scatenando ovviamente liti e discussioni.
Per concludere
In conclusione, il problema del negare o confessare un tradimento va valutato in base al tipo di tradimento e alla situazione specifica. E’ chiaro che una scappatella di una notte non può essere paragonata ad una relazione parallela, e spesso, quando si tratta di una cosa fatua e senza importanza, probabilmente negare sempre il tradimento potrebbe essere interpretato come indice di maturità e non solo come una patetica bugia.
Lo scivolone, quando è stato originato da problemi personali e non di coppia, potrebbe stare nell’oscurità e non essere mai rivelato, cercando magari di trarre insegnamento da un’esperienza del genere, che può far imparare a gestire meglio le proprie responsabilità.
Una confessione, invece, potrebbe essere un modo per scaricare la coscienza e lasciare al partner la decisione di perdonare o troncare la storia. Comodo, no?